DISPOSIZIONI PER L’ARCIDIOCESI DI ACERENZA IN TEMPO DI COVID19

Prot. N. 14.4/C/2020

                                                                   Ai Parroci e Amministratori parrocchiali,

                                                          agli altri presbiteri dell’Arcidiocesi di Acerenza

 

Carissimi,

vi raggiungo attraverso questa mia per assicurarvi tutto il mio affetto e la mia gratitudine per quanto ciascuno di voi, con zelo, sta assicurando alle nostre comunità, in questo periodo di restrizioni sociali e religiose a causa dell’epidemia di sars-covid-19. Oltre al servizio della Parola tramite i mezzi telematici, da usare con moderazione e competenza, raccomando vivamente il servizio dei Sacramenti ai singoli fedeli che lo richiedono, secondo le modalità opportune, lecite e plausibili.

Vi ringrazio anche per i sentimenti filiali che esprimete nei miei confronti attraverso la preghiera e la vicinanza sacerdotale.

In riferimento anche alle indicazioni sanitarie e civili, aggiorniamo anche canonicamente le previste celebrazioni di Visita Pastorale, Matrimoni, Prime Confessioni, Prime Comunioni e Cresime, feste patronali e altrimenti religiose con manifestazioni comunitarie esterne, per cui:

 

Viste le Disposizioni della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e della Conferenza Episcopale Italiana in merito all’attuale situazione liturgica, canonica e pastorale in tempo di epidemia;

Visto il Direttorio liturgico-pastorale per le Chiese della Basilicata, disposto dalla Conferenza Episcopale di Basilicata nel 1991;

Viste le Indicazioni della Conferenza Episcopale di Basilicata del 1° aprile 2020, ulteriormente precisate;

Visto lo Statuto Diocesano per i Comitati per feste patronali e religiose;

Consultato il Clero diocesano;

 

per l’Arcidiocesi di Acerenza si dispone

 

Visita Pastorale

Per la vicinanza temporale all’emergenza sanitaria, si sospende la Visita nei paesi ove era programmata nei mesi di aprile e maggio. Se le restrizioni civili cambieranno in merito ai raduni religiosi e cultuali, si riprenderà secondo un calendario aggiornato e concordato.

Matrimoni

Molte coppie di fidanzati stanno rinviando la celebrazione del matrimonio, previsto per il 2020, al prossimo anno. Per quanti intendono comunque sposarsi nell’anno corrente la celebrazione del matrimonio avvenga a condizione di rispettare le eventuali normative sanitarie e civili in vigore in quella data, oltre alla normativa liturgica e canonica nel caso di necessità o emergenza. I parroci, e gli assistenti ecclesiastici delegati, siano prudentemente vigilanti sulle eventuali scelte dei nubendi. Si conferma per l’arcidiocesi di Acerenza la proibizione di celebrare nozze in giorno domenicale ed equiparato.

 

 

Prime Confessioni, Prime Comunioni e Cresime 

In forma comunitaria si consiglia di rimandarle all’inizio del nuovo anno pastorale, o nel suo corso, come già optato da tempo nella nostra Arcidiocesi. Tra l’altro, anche se le restrizioni civili e sanitarie dovessero rientrare, non ci sarebbe il tempo reale necessario per una più immediata preparazione. Qualora, per la prima confessione e la prima comunione dei bambini, in forma comunitaria, il parroco, con le rispettive famiglie, decida diversamente, ne informi la Curia. Cessata l’emergenza sanitaria, per il sacramento della Confermazione in forma comunitaria, provvederemo a formulare un nuovo calendario. I Parroci valutino sin d’ora, specie per le Parrocchie più piccole, l’opportunità di rinviare la celebrazione al prossimo anno.

Attività estive e di oratorio

Le considerazioni generali e locali circa l’epidemia sembrano sconsigliare al momento la programmazione di tutte queste attività. Se i ragazzi e i giovani adolescenti riprendono le attività scolastiche, anche le attività di catechismo e oratorio potrebbero riprendere con la stessa modalità e le dovute precauzioni. Date le gravi responsabilità che possono comportare per gli organizzatori, come per le parrocchie, specie nei confronti dei minori, lo stesso consiglio si offre per tutte le iniziative diocesane e delle associazioni diocesane, già previste per la prossima estate, anche qualora le disposizioni civili di salute pubblica dovessero allentarsi.

Feste Patronali

    Per le feste patronali, ed affini, i parroci e amministratori parrocchiali, rappresentanti legali della persona giuridica della parrocchia, nonché presidenti dei comitati, insieme ai consigli pastorali e agli stessi comitati, nuovi o confermati, valutino con prudenza e responsabilità l’eventualità di sospenderle per l’anno corrente o rinviarle a data più consona. Dell’una o dell’altra scelta occorre informarne la Curia, e nel caso produrre la dovuta documentazione. Tuttavia, qualora se ne creasse la possibilità, perché cessata l’emergenza sanitaria, è bene limitarsi solo alla festa religiosa, comprese l’eventuale processione e le devozioni di religiosità popolare, e nulla togliendo al suo grado liturgico e cultuale.

Considerata la crisi economica provocata dal “coronavirus”, che colpirà ulteriormente le nostre comunità e famiglie già in difficoltà, insieme ai Vescovi di Basilicata, non ritengo sia giusto questuare e spendere cifre ingenti per manifestazioni di spettacolo e d’intrattenimento, quando avremo tante famiglie che non disporranno del necessario per vivere e tutta la nostra Nazione si troverà a piangere decine di migliaia di persone morte per l’epidemia. Inoltre i parroci e amministratori parrocchiali, in quanto economi dei beni parrocchiali mobili e immobili, valutino con prudenza e lungimiranza questo ambito, data la più che probabile prossima precarietà degli economati diocesani e parrocchiali.

Pur comprendendo le esigenze del relativo settore lavorativo, per i cristiani di Basilicata questa è anche l’occasione per l’inizio di un nuovo cammino, di un nuovo modo di celebrare le nostre feste e di esprimere il volto della Chiesa che si fa solidale con la condizione di tanti fratelli e sorelle, come da anni papa Francesco ci sta invitando con accorata insistenza.

Nell’augurarvi la vittoria pasquale di Cristo sul male e sulla morte, vi saluto e benedico nel Signore.

 

Acerenza, 14 aprile 2020

+ Francesco SIRUFO

                                                         Arcivescovo di Acerenza

 

Decreto Covid19 Arcidiocesi di Acerenza