Mons. Ligorio ad Acerenza per l’Anno Gerardiano

Nell’Anno Gerardiano, a 900 anni dalla sua morte, Mons. Francesco Sirufo, arcivescovo di Acerenza ha invitato il vescovo metropolita di Potenza – Muro L.- Marsico N., S.E. Mons. Salvatore Ligorio, per celebrare il mandato ai catechisti e il ricordo di San Gerardo La Porta, che nel 1111 fu ordinato vescovo proprio nella Cattedrale acheruntina.

Nel saluto iniziale, Mons. Sirufo afferma:

“Eccellenza, con questa celebrazione abbiano l’onore e la gioia di aderire innanzitutto all’Anno Gerardiano indetto dall’Arcidiocesi potentina per il nono centenario dalla nascita al cielo del vescovo S. Gerardo La Porta, patrono della Città capoluogo e dell’intera sua Arcidiocesi. Abbiamo desiderato questo momento poiché Gerardo di Piacenza, pellegrino di Terrasanta, fermatosi in Lucania, fu nominato alla sede vescovile di Potenza e consacrato qui in questa cattedrale di Acerenza dall’arcivescovo Pietro nel 1111: cattedrale che, sacro e solenne monumento, era stata edificata nel progetto normanno appena trenta anni prima, sulla precedente longobarda e ancora prima su quella paleocristiana. Grazie per aver portato stasera qui anche una reliquia del santo Vescovo, che dona pace e benedizione”.

 

Nell’omelia Mons. Ligorio sottolinea lo slancio missionario del vescovo potentino che indica come modello ai catechisti presenti per il rinnovo del loro mandato missionario:

Trovo particolarmente significativo che il vostro Arcivescovo abbia voluto che questa celebrazione segni l’inizio del nuovo anno pastorale con il mandato ai catechisti e agli operatori pastorali della vostra Chiesa diocesana.

San Gerardo, infatti, è “un uomo mandato da Dio”, un missionario che da Piacenza decide di muovere i suoi passi verso la Terra Santa e che, una volta diventato vescovo, si prenderà cura dei fratelli che il Signore gli aveva affidato. Un santo che ha saputo unire il linguaggio di culture diverse perché mosso dallo Spirito del Signore che sempre promuove l’unità nella diversità.

Stiamo celebrando, inoltre, il mese missionario straordinario voluto da papa Francesco perché la Chiesa tutta riscopra la sua dimensione missionaria e ritrovi la passione di annunciare quanto ha di più caro: il vangelo di Gesù Cristo, Signore nostro.