Festa di San Canio patrono della Diocesi

Il vescovo esorta la comunità diocesana ad imitare San Canio a testimoniare Cristo in maniera convinta

Durante i festeggiamenti del Santo patrono diocesano, San Canio, il vescovo, Mons. Francesco Sirufo, nell’omelia, rivolgendosi ai pellegrini giunti ad Acerenza dalle varie parrocchie della Diocesi, li ha esortati ad una testimonianza convinta e autentica del Vangelo, fino “anche al sacrificio della propria esistenza”. La proposta dell’esempio di San Canio, martire di Cristo, inserito nell’orizzonte del mistero dell’Ascensione e della Pentecoste, richiama l’impegno dei cristiani, afferma il vescovo, di fronte alle opposizioni che il mondo e alcune prospettive culturali pongono al Signore. Il vescovo, inoltre, fa un riferimento al “misterioso bastone pastorale di S. Canio”, custodito nella splendida cattedrale,  che ci rimanda al ministero pastorale del Santo Vescovo, il quale “dal buon Pastore Cristo riceve il compito di guidare e difendere il gregge della chiesa diocesana dagli attacchi del maligno”, sottolineando il compito cristiano di servizio e promozione di un’umanità provata e sofferente, segno di una conversione missionaria anche della nostra Chiesa diocesana.

Testo omelia