Saluto a Sua  Eminenza Reverendissima Signor Cardinale Marcello Semeraro

25-06-2022

Eminenza Reverendissima Signor Cardinale Marcello Semeraro, a nome personale, del clero dell’Arcidiocesi, capitolari, parroci e altri sacerdoti, a nome dei religiosi e delle religiose, dei carissimi fedeli laici e in particolare delle famiglie qui presenti, delle Autorità civiche e di sicurezza sociale, regionali e locali, benvenuta nella Basilica Cattedrale dell’antica Acerenza. In qualità di Vescovo Delegato per la pastorale familiare regionale, nonché Segretario della Conferenza Episcopale di Basilicata, porgo anche il saluto dei Vescovi lucani, su incarico del Metropolita Presidente mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo di Potenza.

Ci troviamo sul sito dove i primi cristiani, presenti già dal terzo secolo dopo Cristo nella romana Acheruntia, sul tempio del dio pagano Ercole acheruntino, fondarono il primo luogo di culto cristiano, confermato e arricchito dopo l’editto di Costantino, e poi ampliato dai longobardi e poi ricostruito ed elevato allo stato attuale dai normanni nel 1080. Lo attestano i giovani martiri e diaconi Mariano e Laviero, evangelizzatori della Lucania, che sotto Diocleziano offrirono la loro vita per la fede e la libertà in Cristo, ancora di più la cattedrale fu illustrata dalla traslazione delle reliquie e del prodigioso bacolo del vescovo martire afro-italico Canio, nell’ottavo secolo dopo Cristo.

Voglio ricordare questo alla Sua presenza, Signor Cardinale, per manifestare nelle radici così gloriose la vivacità di questa Sede, circa la vita di fede, speranza e carità, di servizio ecclesiale e testimonianza cristiana per la maggior parte della Lucania romana e Basilicata bizantina, e finanche nella vicina Puglia.  Gli eventi di questi decenni, impoverendo la Regione, hanno colpito anche questa antica Cittadina episcopale, ma non hanno mai piegato l’attaccamento e l’orgoglio di avere tale ricchezza storica, artistica, umana e cattolica.

Eminenza, la sua presenza tra noi, nella Giornata Diocesana della famiglia, è in concomitanza all’incontro mondiale che a Roma si celebra con il Papa: un bacio al padre e alla madre e seguire la vocazione di Dio, poiché Cristo ci ha liberati per la libertà del regno di Dio, ci suggerisce la Parola odierna. Infatti veramente la vocazione familiare è via alla santità. La Sua presenza dà degno coronamento alla prima fase del Cammino Sinodale Diocesano 2021-2022, nonché felice preludio anche al Sinodo Diocesano a cui daremo inizio tra alcuni mesi. La Sua presenza prestigiosa ci rallegra nel Signore e ci dà coraggio di essere all’unisono con la Chiesa universale, e italiana in particolare, nonché di avere il legame di affetto e obbedienza al Sommo Pontefice papa Francesco.

Grazie, Eminenza, per aver accettato e averci offerto la Sua parola, da teologo famoso e da vescovo cardinale, sia da stamane al Convegno delle famiglie al Centro diocesano Tabor e stasera con l’omelia a commento attuale della Parola di Dio di questa Domenica. Non dimentichiamo, tra gli altri, anche il suo alto compito ecclesiale di Prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, poiché domani, a Dio piacendo, presiederà l’Eucaristia anche a Laurenzana, nel cuore della Regione, per i 140 anni dalla beatificazione del nostro caro e umile fraticello Egidio, francescano e lucano, al secolo Bernardino Di Bello, dal nome lieto, che portò fra di noi  il buon profumo di Cristo nel turbolento XV secolo, ma quale secolo non è impegnativo per la missione della Chiesa nel mondo?

Da stamane le famiglie, in folta rappresentanza e in amoris laetitia, stasera altri fedeli che in pellegrinaggio sono giunti dalla Cittadina e da ogni parte dell’Arcidiocesi, con le Autorità civili e di sicurezza sociale qui presenti, vogliamo, tramite Lei, porgere il saluto a Papa Francesco: noi tutti, alla vigilia della Giornata per la carità del Papa e in prossimità della solennità dei santi Pietro e Paolo, affermiamo con tutto il cuore la vicinanza di effetto e di obbedienza a Lui, successore dell’apostolo Pietro e pastore della Chiesa universale, anche in questo momento difficile della sua salute e della sua anzianità. Gli siamo vicino, soprattutto per il dolore a causa della guerra nel mondo e in Europea, e la recrudescenza di pandemie e di povertà di ogni genere, lui che ha scritto per ogni uomo e donna di questa epoca le encicliche “Fratelli tutti” e “Laudato sì” per il rispetto del creato, umano e ambientale, a nome di Dio Creatore e di Cristo Redentore, che è morto e risorto per il grande amore verso ciascuno di noi.

Ancora grazie a nome del popolo diocesano, del nostro popolo civile, in questa nostra Regione, tenace, laboriosa, religiosa, che con le sue risorse naturali, uniche nella Nazione, sta contribuendo allo sviluppo e al progresso nazionale, specie nel contenimento della crisi energetica. Questa cara regione Basilicata, anche spesso dimenticata, o rinviata, nelle sue giuste esigenze sociali ed economiche, dalle alte Istituzioni statali ed europee.

Eminenza, ci stiamo preparando al Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà in Basilicata a Matera, a fine settembre. Cristo, Pane di vita disceso dal cielo, ci è, ci sarà sempre, di grazia efficace per santificarci e per condividere la sua Parola e la sua Carità con i fratelli più bisognosi e per la pace dei cuori. Eminenza Carissima, ci affidiamo alle sue preziose preghiere.

 

 

Acerenza, 25 giugno 2022                                                             +Francesco