S.E. Mons. Michele Scandiffio ritorna alla Casa del Padre

L’intera comunità cristiana dell’Arcidiocesi di Acerenza, insieme al suo Vescovo Mons. Francesco Sirufo, esprime la gratitudine al Signore per il dono di S.E. Mons. Michele Scandiffio, Arcivescovo emerito di Acerenza, che oggi, 06 giugno, ha consegnato la sua anima al Padre e Signore dell’Eternità.

Guida saggia e pastore innamorato di Cristo e della sua Chiesa, Mons. Michele Scandiffio ha guidato l’Arcidiocesi di Acerenza dal 1988 al 2005, prodigandosi per la formazione “attenta e paterna” del clero, per la pastorale vocazionale, ha ordinato 20 sacerdoti, per la cura e la promozione di un laicato corresponsabile e attivo in ambito sociale, politico e parrocchiale, per i giovani cui dedicava tanto tempo nell’ascolto e nell’accompagnamento personale.

Facendo eco allo Spirito del Concilio Vaticano II, ha saputo corrispondere in maniera sapienziale e intelligente alle sfide delle nostre comunità parrocchiali e civili attraverso un piano pastorale che annualmente culminava con la celebrazione residenziale del Convegno diocesano, momento di discernimento, confronto e progettazione pastorale, nello stile sinodale e missionario proprio dell’esperienza ecclesiale.

Oltre alle visite pastorali, frequenti e costanti, ha rilanciato il senso della fede della comunità mettendo a fuoco i tre pilastri della tradizione acheruntina: la Cattedrale, l’Eucarestia e la Vergine Maria.

Infatti, tutti ricordiamo le Celebrazioni del Nono centenario della Cattedrale di Acerenza: catechesi, celebrazioni ed eventi culturali per “ridere” oggi il senso della Chiesa e la sua missione.

Altra esperienza di notevole spessore spirituale, il Congresso Eucaristico, per ribadire la centralità del Mistero fondativo e culminante dell’esperienza Cristiana.

Infine, la missione popolare in tutte le parrocchie, con la peregrinatio dell’effige della Beata Vergine Maria di Pompei, per rinsaldare e risvegliare l’ardore missionario e caritatevole delle nostre comunità parrocchiali.

Vorremmo ricordarlo, ancora, con la sua “puntuale e discreta” presenza ai campi scuola diocesani dell’ACR e dei giovanissimi: non amava guardare da lontano e conoscere “per sentito dire”. La sua presenza è sempre stata una scelta prioritaria di condivisione e disponibilità, rispettosa e non invadente.

I sacerdoti sono stati la sua anima, anche dopo la conclusione del suo ministero episcopale: una paternità “presente” e “appassionata”, attenta a ciascuno e mai “generica” piuttosto generativa e amorevole. “Era lì” in episcopio, attendeva e privilegiava ogni richiesta, anche “non annunciata” dei suoi sacerdoti, per sostenerli ed esortarli.

La comunità dell’Arcidiocesi di Acerenza oggi “piange” e “gioisce” perché può “contare” sulla preghiera e intercessione davanti al “Volto bello e misericordioso” di Dio di Padre Michele Scandiffio, amato vescovo.

I funerali si svolgeranno domani, 07 giugno, alle 15,30 nella Cattedrale di Matera.

Grazie Mons. Michele Scandiffio, la sua esistenza terrena, ben espressa dal motto episcopale, ci ha fatto capire che le frontiere audaci dell’evangelizzazione si percorrono mettendo in atto l’amore senza riserva perché “Caritas Christi Urget Nos”.