In questo tempo di emergenza, causato dal Covid19, la Caritas diocesana, coordinata dal Direttore Don Antonio Romano, ha realizzato su tutto il territorio diocesano una serie di iniziative e collaborazioni per il sostegno alle parrocchie e alle famiglie.
Riportiamo di seguito il reportage dell’Ufficio diocesano della Caritas, per condividere con tutti le iniziative e l’impegno che, grazie a tutti i volontari Caritas, si sta svolgendo in Diocesi.
AGGIORNAMENTO SULLE ATTIVITA’ E INIZIATIVE DELLA CARITAS DIOCESANA IN TEMPO DI
COVID 19
In riferimento alla situazione di grave emergenza socio – sanitaria che stiamo attraversando in questi mesi, la Caritas diocesana ha da subito attivato con ogni mezzo in suo possesso, meccanismi necessari per far fronte alla situazione particolare che si stava delineando. Di Sotto vado elencando tutte le iniziative e le risorse messe in campo per far fronte all’emergenza Covid 19.
Già nei primi giorni abbiamo attivato la rete di contatti tramite il Centro d’ascolto diocesano ed i 12 centri d’ascolto parrocchiali, compreso quello zonale di Laurenzana. Con i parroci e gli operatori mantenendo un contatto costante, abbiamo loro fatto pervenire una brochure informativa sulle modalità di prevenzione del contagio da attuare nel momento in cui si hanno contatti con gli assistiti, ed un video registrato da me, che li esortava ed incoraggiava a non tirarsi indietro, ma continuare a stare vicino ai nostri poveri.
Costante e proficuo finora è stato anche il contatto tra Caritas italiana e le Caritas diocesane, la quale anche tramite il delegato regionale, ci ha trasmesso iniziative e suggerimenti pratici per poter far fronte a questa situazione, ancora oggi continuano i rapporti costanti per gli aggiornamenti in materia.
Dopo la prima settimana di emergenza, la Caritas viene contattata perché una ditta, del Sig. Marino Michele, di Trivigno Scalo, fornisce liquido igienizzante a tutta le parrocchie della diocesi, oltre che ai vari enti che ne facessero richiesta, per un totale di messo a disposizione di 800 l.
Inoltre alle parrocchie che avessero esaurito la merce nei magazzini delle proprie Caritas, abbiamo provveduto a consegnare tutte le nostre giacenze di magazzino, esaurendo le nostre scorte.
Inoltre, su proposta di Caritas italiana, abbiamo inviato a tutte le amministrazioni comunali un format per stipulare una convenzione di collaborazione tra i servizi sociali comunali e le Caritas parrocchiali per la gestione dei dati sensibili e per la collaborazione su progetti rivolti ai poveri. Alcuni comuni hanno accettato questa nostra proposta, in modo particolare Acerenza, Pietragalla.
Nei giorni successivi alla Pasqua le Caritas diocesane hanno ricevuto dalla ditta Bauli una donazione di colombe pasquali, per noi 879 pezzi, prontamente distribuite a tutte le Parrocchie.
Poi, in questi giorni, un’altra donazione fatta alle regioni del Centro Sud da parte di COOP ALLEANZA supermercati: la nostra diocesi ha ricevuto 3600,00 Euro in buoni spesa, per comprare beni di prima necessità, i quali saranno distribuiti alle Parrocchie.
Altri interventi economici di aiuti diretti e al reddito a famiglie in difficoltà, d’intesa con i parroci, sono stati fatti in questi due mesi per un ammontare di circa € 4000,00, soldi presi dal fondo diocesano della Caritas per interventi caritativi.
Proprio in questi giorni aspettiamo l’arrivo di 500 mascherine inviateci gratuitamente da Caritas italiana. A tal proposito la Caritas diocesana è stata chiamata a patrocinare un’iniziativa benefica, da parte di una ditta del comune di Pietragalla che produce mascherine, la quale vuole donarle a tutti i pazienti emodializzati e che hanno ricevuto il trapianto, il tutto avverrà nei prossimi giorni.
Altri interventi sono stati fatti a persone ed enti in difficoltà, tra cui un monitoraggio alle strutture per anziani nei nostri comuni, tramite le parrocchie di competenza, ed aiuti sono stati portati anche alla struttura che accoglie giovani in recupero per tossico dipendenza di Siano in Genzano, poiché avevano necessità di viveri.
D’intesa con l’Arcivescovo, la Caritas ha provveduto ad accreditare presso l’ufficio CEI Comunicazioni Sociali, 2 strutture diocesane a disposizione per eventuali emergenze Covid 19, la prima è presso l’Ente diocesano Gala Tabor con 12 posti letto per persone in quarantena o isolamento volontario, l’altra è il dormitorio con 8 posti letto presso una struttura della Parrocchia SS. Crocifisso in Palazzo San Gervasio.
Allo stato attuale sono previsti, ma non certi, aiuti economici promessi dalla regione Basilicata alle 6 Caritas diocesane, oltre che l’arrivo di ulteriori fondi dalla CEI.
Per quanto riguarda l’attività ordinaria della Caritas diocesana, si è appena concluso il progetto Porta a Porta con ottimi risultati per le Caritas parrocchiali, che hanno beneficiato durante tutto l’anno di tanti beni di prima necessità da distribuire ai loro assistiti, mentre stiamo portando avanti l’altro progetto, Stili di vita 2, atto al sostegno delle famiglie in difficoltà economico e sociale, nelle nostre Parrocchie. Inoltre stiamo già mettendo in cantiere per il prossimo anno pastorale la possibilità di realizzare un progetto di educazione alimentare e sanitaria rivolto ai ragazzi delle suole di Medie, in collaborazione con l’ufficio scuola, avvalendoci del supporto di operatori Caritas esperti in materia.
Continua incessantemente il lavoro anche dei miei collaboratori che portano avanti le attività di segreteria, coordinamento dei beni distribuiti da AGEA, e lavoro amministrativo sia in modalità smart working (da casa) sia, qualora vi fosse la necessità, in ufficio con tutte le precauzioni sanitarie, sia presso il magazzino.
Molti in questo periodo sono stati i nuovi volontari e operatori Caritas che si sono avvicinati a noi per offrire la loro disponibilità a fare qualcosa per gli altri, questo dato si registra in tutti i centri d’ascolto della diocesi.
Per concludere vorrei sottolineare le urgenze che continuamente vengono recapitate al nostro ufficio da parte dei centri d’ascolto che necessitano di beni di prima necessità da consegnare alle famiglie, oltre che interventi straordinari economici per far fronte al crescente numero sia delle famiglie in difficoltà, ma anche delle richieste di tanti che non sono nella condizione di povertà assoluta, ma relativa, dovuta a questo momento difficile.
Basti pensare che dai dati recepiti dal nostro database degli assisti su tutto il territorio diocesano si registrano 900 persone in carico alle nostre strutture parrocchiali, ora dopo la crisi socio sanitaria siamo schizzati a 1500 persone su una popolazione della diocesi di 40.000 abitanti. Questo dato ci preoccupa, ma allo stesso tempo ci infonde ancor più forza, poiché sappiamo che Dio attraverso la Chiesa non lascerà mai solo nessuno, anzi loro ci ricordano davvero il vero volto del Cristo, umile e povero.
Gli allegati seguenti riferiscono circa la donazione delle mascherine