Il secondo giorno della visita pastorale di S.E. Mons. Francesco Sirufo a Pietragalla è stato riservato, durante tutta la mattinata, ai ragazzi della scuola secondaria, dove, nell’ambito del progetto formativo “le visite pastorali e la custodia della memoria storica”, ha partecipato ad un’intervista degli alunni, e agli anziani della casa di riposo “Girolamo Acquaviva”.
A SCUOLA…
A scuola il vescovo, durante l’intervista condotta dagli alunni della Istituto Comprensivo di Pietragalla, ha risposto alle richieste di informazioni storico-culturali circa le visite pastorali e il loro significato nella storia della Chiesa e, nello specifico, della Diocesi di Acerenza. Le ricerche condotte dai ragazzi, attraverso la consultazione di INTERNET e della bibliografia suggerita dai docenti della Scuola, hanno prodotto uno spaccato storico-culturale della Città di Pietragalla, mettendo in evidenza le prassi e il patrimonio artistico che costituiscono tuttora gli elementi fondativi delle tradizioni sociali della comunità pietragallese. Il progetto continuerà con la rielaborazione dell’intervista per sviluppare una ricerca sul posto, negli archivi parrocchiali e diocesani, per poi curare una mostra dedicata presso il Museo Diocesano dell’Arcidiocesi di Acerenza.
DALLA SCUOLA ALLA CASA DI RIPOSO…
.
L’arrivo alla casa di riposo, grazie all’opera del Presidente il Sig. Vito Statuto, la segretaria la Sig.ra Lella Manzella e tutto lo staff del personale di servizio, ha costituito un momento significativo della giornata: tra gli anziani, “nella casa del sollievo”, come ha sottolineato un membro del Gruppo di Preghiera di Padre Pio, la Sig.ra Anna De Sortis, “per alimentare la ‘compassione’ della prossimità, la ‘carità’ del prendersi cura gli uni degli altri”.
Nel suo indirizzo di saluto, il presidente della Fondazione della Casa di riposo, il Sig. Vito Statuto ha affermato:
La visita pastorale è la presenza del Vescovo presso le Comunità cristiane, e questa nel suo piccolo lo è, finalizzata ad incrementare la vita cristiana attraverso l’incoraggiamento per il perseguimento delle cose buone, la correzione per quelle bisognose di essere messe sul binario del bene e la severa condanna delle ipocrisie e delle devianze.
Dopo la celebrazione dell’Eucarestia, il vescovo ha condiviso la gioia della convivialità e della festa durante il pranzo con gli ospiti e lo staff della comunità di accoglienza.
. .