Nell’annuncio del vescovo, Mons. Francesco Sirufo, si raccoglie tutto il clero e la comunità diocesana per accompagnare – come afferma il vescovo – “l’ingresso nella Liturgia celeste davanti alla Divina Sapienza” il nostro carissimo don Antonio Giganti.
Nato ad Oppido il 9 marzo 1935, dopo aver compiuto gli studi Teologici presso il Seminario Romano, viene ordinato presbitero il 15 marzo 1959 nella Cattedrale di Acerenza per l’imposizione delle mani di S.E. Mons. Domenico Picchinenna.
La sua vita, dedicata allo studio e all’insegnamento, lo ha reso, per tutta la nostra comunità diocesana, il riferimento culturale e sapienziale.
Ha conseguito il Dottorato in Teologia, la Licenza in Sacra Scrittura e il Dottorato in Filosofia, per poi spendersi come docente di Teologia e Sacra Sacrittura al Seminario Regionale di Potenza; docente di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Bari.
Il suo impegno per la promozione della cultura, quale ambito di evangelizzazione e segno dell’agire di Dio nella storia salvifica dell’uomo, ha contribuito alla “visione” e realizzazione del Museo Diocesano di Acerenza, dove sono custodite e consegnate alla nostra attenzione molte sue opere e collezioni personali.
A don Antonio vogliamo riconoscere il merito di aver costruito con tutto il presbiterio e i laici della nostra comunità diocesana una rete amicale di grande stimolo per la ricerca e la custodia del patrimonio culturale e soprattutto di passione per la nostra amata Chiesa acheruntina, con un atteggiamento “spensierato” e “allegro”, sempre disponibile all’incontro e alla fraternità.
Vogliamo ricordarlo e accompagnarlo con la preghiera, pensandolo come ha sottolineato il vescovo, “davanti alla Divina Sapienza”, che ha invocato e cercato fino alla fine.