Comprendere il disagio giovanile per combattere tutte le mafie

In merito all'operazione antimafia "Drummer"

L’operazione “Drummer”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, ha coinvolto alcune delle cittadine dell’Arcidiocesi di Acerenza, in modo particolare Genzano di Lucania, dove è stata scoperta la “centrale dello spaccio” degli stupefacenti. Il vescovo, Mons. Francesco Sirufo, in merito alla vicenda, esprime la sua preoccupazione per la situazione di disagio che i giovani lucani manifestano quotidianamente attraverso la denuncia silenziosa delle numerose delusioni legate, soprattutto, alla mancanza di lavoro, di sviluppo locale e di emarginazione sociale.

Già in occasione della giornata delle Palme, dedicata ai giovani, il vescovo rilevava la sofferenza dei giovani “delusi e scoraggiati”, invocando il sostegno e la collaborazione di tutte le istituzioni educative per “riscattare la speranza”.

 

«Oggi – dichiara Mons. Sirufo – il blitz che ha portato agli arresti 36 “venditori di morte” non può lasciarci indifferenti. Si rende urgente l’incontro delle istituzioni educative e sociali per prendere coscienza del disagio giovanile in Basilicata e attivare interventi, così come stiamo facendo in diocesi, di percorsi di prevenzione e accompagnamento rispetto alle molteplici forme di dipendenza: alcool, droga, gioco d’azzardo».

 

Il vescovo, esprimendo il suo personale apprezzamento per le forze dell’ordine, che hanno condotto l’operazione antimafia, chiede a tutte le comunità parrocchiali della Diocesi di Acerenza di non abbassare la vigilanza sui fenomeni di disagio che richiedono l’impegno di collaborazione, da parte di tutti, per impedirne l’evoluzione e il ricorso a forme di ripiego come la tossicodipendenza, l’alcolismo e ogni forma di sballo giovanile.