CORRESPONSABILITÀ NELLA MISSIONE PER IL DIALOGO

La terza sessione del Sinodo diocesano si è svolta ieri, 11 dicembre, presso il Centro pastorale del Villaggio Tabor di Acerenza.

L’assemblea sinodale, radunatasi presso il salone “Giovanni Paolo II”, ha invocato il dono dello Spirito Santo durante la preghiera dei Vespri, presieduta da Padre Adrian Roman, presbitero ortodosso che svolge il suo ministero pastorale in Basilicata a servizio delle comunità ortodosse presenti.

Durante la sua riflessione, Padre Adrian ha richiamato l’attenzione della necessità della preghiera per invocare dal Signore percorsi e processi di comunione e stima verso l’unità dei cristiani.

La prima parte dell’assise sinodale è stata impiegata per lo svolgimento dei Tavoli della Condivisione, dove i rappresentanti delle Parrocchie e delle aggregazioni laicali e delle comunità religiose, presenti in diocesi, hanno presentato le sintesi del percorso di ascolto svolto nell’ultimo mese sul tema “La Parola, Celebrare, parlare”.

Come si realizza e manifesta la sinodalità nelle pratiche di ascolto della Parola di Dio e Celebrazione dell’Eucarestia? Inoltre, come la stessa sinodalità caratterizza la promozione dello stile comunicativo all’interno della comunità e dei suoi organismi e nell’impegno della Chiesa all’interno delle questioni sociali?

Cosa ostacola e rende problematica la sinodalità e quali strade o azioni si potrebbero proporre per realizzarla?

Riportiamo alcune parole chiave che possono inquadrare in sintesi i numerosi contributi raccolti: COINVOLGIMENTO, PARTECIPAZIONE, PROMOZIONE, CONSAPEVOLEZZA, DIALOGO, INCONTRO, ACCOMPAGNAMENTO, RICONCILIAZIONE.

Il lavoro di sintesi finale, per la definizione delle prime proposte da validare per la Diocesi di Acerenza, saranno presentate e discusse nella prossima sessione sinodale.

A seguire, l’introduzione al nuovo nucleo tematico “Corresponsabili nella missione per il dialogo” è stata curata da Don Filippo Nicolò, docente di Sacramentaria presso l’Istituto Teologico di Basilicata e parroco a Calvello. La sua relazione ha trattato i seguenti punti:

  • Fondamento teologico della corresponsabilità nel Popolo santo di Dio
  • Tentativo di interpretazione del contesto culturale attuale: fattori di rischio per una mondanizzazione dello stile sinodale della corresponsabilità
  • Corresponsabili nel discernere la volontà di Dio
  • Fragilità da tener presenti

L’influenza delle categorie sociologiche nell’interpretazione del concetto di sinodalità, come “processo di elaborazione della decisione pastorale, rischia di “snaturare” la stessa natura dell’indole partecipativa del Chiesa, avanzando, come ha sottolineato il relatore richiamando un’ampia bibliografia in merito, da cui mutua i titoli della definizione degli stessi rischi, una deriva di “mondanizzazione dello stile sinodale della corresponsabilità:

  • egolatria assoluta: il culto del proprio io
  • depotenziamento dell’autorità
  • trasmissione come alienazione

La relazione ha provocato il dibattito dell’assemblea intorno al rapporto corresponsabilità, sacerdozio comune dei Battezzati, partecipazione e decisione pastorale.

All’unanimità l’assemblea a rilanciato un lavoro per le parrocchie: rileggere le prassi di partecipazione sinodale nella missione della Chiesa alla luce della relazione proposta.

A conclusione il vescovo, dopo il ringraziamento per quanto si sta svolgendo, ha sottolineato l’importanza del processo che la Chiesa acheruntina sta vivendo: una vera occasione per risvegliare il senso di Chiesa e di missione evangelizzatrice nel mondo.

SCHEMA RELAZIONE DON FILIPPO NICOLO

SCHEDA SINODO 3 

SINTESI DEL 13 NOVEMBRE 2021