Una ricchezza che si racconta

Il giorno dopo la giornata dedicata al povero

La giornata del povero ha fatto emergere la ricchezza umana delle nostre comunità parrocchiali, che abbiamo voluto condividere in questo scatto di  “cronaca”, non per vanagloria, ma per arricchirci di un vissuto che vale la pena di essere narrato per arricchirci del bello e del buono di cui siamo capaci quando ci lasciamo provocare dal Vangelo.

Ore 15,45 di sabato: sul gruppo diocesano del presbiterio scrivo un annuncio:

“[15:45, 18/11/2017]: qualcuno ha da segnalarmi qualche gesto programmato in                                    parrocchia per la giornata del povero?”

Il mio tentativo mirava a raccogliere un’iniziativa interessante da condividere sul sito.

La sorpresa più bella è stata il numeroso elenco di messaggi e foto provenienti da tutte le parrocchie della diocesi… sarebbe stato interessante assistere al movimento della creatività parrocchiale che scorreva nella chat del nostro gruppo. Quale esperienza avremmo dovuto scegliere? Con i collaboratori della redazione avremmo fatto un torto ma, soprattutto, avremmo soffocato la vitalità che entrava nel flusso della rete. Ecco allora la decisione della redazione: “condividiamo tutto, così rimaniamo fedeli ai nostri cari sacerdoti e alle parrocchie ma anche alla natura dei social network, dove tutta l’esperienza della giornata del povero ha trovato spazi di relazione e di scambio… la vera ricchezza della nostra realtà diocesana.

CRONACA DI UNA GIORNATA CHE HA DISEREDATO I RICCHI DELL’EFFIMERO CON I “FATTI” DEI POVERI

Ore 9:00:il vescovo celebra l’Eucarestia con i giovani della Comunità  di recupero “Emmanuel” di Siano

 

 

 

 

 

Di seguito scateniamo quanto è successo i diocesi:

  

Solo alcuni esempi, ma sentiamo il bisogno di dire un grazie a ciascuno… io credo che la seguente immagine possa riassumere e commentare che cosa è successo in questa “particolare” domenica dedicata a noi poveri e bisognosi di umanità…

È un’immagine che i nostri pellegrini in Terra Santa hanno condiviso sul gruppo dei sacerdoti. Mi piace interpretarla come la cifra che ci permette di capire lo spirito di una giornata dedicata ai poveri per riappropriarci dello specifico della natura missionaria del credente: Cristo è nato in una condizione di povertà per arricchirci di quell’umanità “sfigurata” dal peccato che continua a distrarci da ciò che siamo: “semplicemente creature umane”.

Grazie dalla redazione del sito diocesano.